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vogliono, e perchè si difendono così l’uno dall’altro e si combattono? La senti come cigola la macchina in tutte le commessure? Ma non temere, non si sfascia, è questo il suo modo d’essere, e non c’è mutamento per questa nebbia — poichè la sua vita è il piccolo e continuo mutamento d’ogni atomo.
N.
— Ma come rompere questa nebbia maledetta? Perchè dare agli uomini questo desiderio senza speranza, questa fame che non si può soddisfare?
R.
— Perchè? Non io lo so nè vale chiederlo. E male è certo ad ognuno l’esser nato. Ma se via c’è che possa in qualche modo liberarci dalla nebbia, è quella che insegna a non chiedere ciò che non può esser dato. Di due invitati a un pasto è quello il meno misero che avendo riconosciuto subito che tutti i piatti imbanditi sono immangiabili, non ne assaggia alcuno; mentre l’altro che tutti li assaggia e tutti è costretto a risputare, vive, pur sempre in pena per quelli che ancora non ha assaggiati, perchè altri non lo privi della sua parte d’inganno, e per la tema di non doversene andare - e si dispera infine quando è cacciato dal banchetto disgustoso.
N.
— Meglio vale allora levarsi per tempo e per propria volontà da un tale banchetto.
R.
E mi no giogo più! - vero? Se non mi fate fare il re, non gioco più — mentre tutta la tua persona non vuole che giocare. Chi ti dà la forza?