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meza via da Venzon ala chiusa et e territorio de la Illustrissima Signoria nostra.

Da Udene a Cividale de austria sono miglia octo bone sempre per campagna piana. E dicto Cividale e una bona richa assai bella ben fabricata et populata Terrezuola posta a canto il monte ma ben nel piano cinta de dopia muraglia che puol volzer cercha uno miglio e mezo o poco piu. Vagli per mezo un fiumieello che si adimanda el natisone qual sorgie cercha XII miglia lutam da Udene sul quale fiume e un bel ponte de preda facto su doi volti e due Torre videlicet una per ogni capo. Dicta Terra e comunita che ha de intrada de soi dacij cercha ducati Governasse fra lhoro per comun hanno el civile et criminale in se et molte altre belle jurisditione fra le altre cosse belle che sono in quella Terra egli un bel pallazo patriarchale et fanno al presente una bella chiesia 1 in la quale e un belissimo Capitulo de Canonici prebende N.° 52. che ponno valer al anno con le residentie circha ducati 50 in 60 luno. Dimostra esser antica Terra per alcuni epigrammi antiqui che vi sono et maxime in uno campo sacrato de hebrei 2 dove e una infinita de antichi saxi scripti de letre musaiche.

  1. Et fanno al presente una bella chiesia. Dicendo il Sanuto che i Cividalesi fabbricano una bella chiesa, si viene a conoscere vieppiù che dettava quest’operetta nel 1502-1503, giacchè, secondo la documentata asserzione del conte di Maniago, il duomo di Cividale, caduto, fu riedificato dal veneto architetto Pietro Lombardo, come da Accordo 9 Maggio 1502 (Guida di Udine e Cividale p. 97-98).
  2. Campo sacrato de hebrei. Nel Museo di Cividale fra le antichità raccolte dalla solerzia del fu monsignor Michele della Torre, veggonsi anche alcune delle lapidi ebraiche qui dal Sanuto rammentate.