Pagina:Delle strade ferrate toscane e del migliore ordinamento di esse.djvu/13


—( 9 )—


le mire del governo e degl’intraprenditori, è indubitato che dovesse essere la prima approvata: ma se da un piano o sistema parziale della Toscana, che pure avesse un diretto rapporto con un sistema generale italiano, si fosse mossa l’approvazione, è certo che quella linea non avrebbe avuto l’andamento attuale. Quella linea, che in un ben ragionato sistema di strade italiane non può esser nulla più che una linea provinciale, doveva essere la catena che stringeva le città subappennine tra loro con la capitale, e il marittimo mercato; e così, avvicinandosi ai maggiori centri di popolazione, e d’industria, avrebbe dato un maggior prodotto agli azionisti, sarebbe riuscita più utile allo stato, e non avrebbe avuto quella costante fluttuazione nel corso delle sue azioni, che probabilmente rimarranno sempre al di sotto del loro valore nominale. Era forse da aversi in considerazione che essa veniva sempre a contatto di una buona strada postale, e di un fiume sempre navigabile; e tali circostanze dovevano avere non piccolo peso nei calcoli del governo, e degl’intraprenditori: ma essi guardarono che la speculazione era buona nel momento, che una mania, un furore per queste imprese aveva invaso le menti degli uomini; e la volontà di pochi, sicuri del guadagno, prevalse all’interesse di tutti. Era quello il primo caso in cui il governo doveva concorrere a dirigere una privata speculazione, senza ledere il principio della libertà dell’industria; ma non volle, o non credè bene di farlo.

Infatti sentissi tostamente il bisogno di avere un’altra linea ferrata che da Pisa conducesse a Lucca, indi per Pescia a Pistoia; e ottenutane la concessione dai respettivi governi, cominciò a raddoppiarsi quella che, sola, meglio avrebbe servito allo scopo. E Siena volle anch’essa la sua linea per congiungersi alla Leopolda, e mediante questa a Firenze e Livorno, e l’ottenne. Un’altra società di speculatori immaginò di unire Livorno a Roma attraverso le maremme toscane e romane: e forse, adescato il governo dall’idea di perfezionare con tal mezzo il bonificamento di quei


1*