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essa; e che bastano, oltre al già detto, a chiarire come sia colossale ed onorevole pel governo austriaco l’impresa assunta.

La strada à divisa in sei tronchi.

1.° Il primo da Vienna a Gloggnitz, lungo metri 75,000, è stato costrutto dalla società anonima detta della Roaberbahn, e trovasi esercitato compiutamente, perciò aperto al pubblico per conto di quella società fino dal 1.° maggio 1842.

2.° Da Gloggnitz fino a Murzzuschlag, o passaggio del Sommeering, tratto lungo metri 15,250, pendono ancora alcuni studi relativi. Intanto la via ordinaria in quella direzione è servita da cavalli. Vuolsi che si aspetti di conoscere i risultati degli sperimenti che si fanno in più luoghi sul sistema atmosferico per risolversi o no ad adottarlo nell’andamento definitivo che sarà stabilito.

3.° Da Murzzuschlag fino a Gratz, capitale della Stiria, lungo metri 95,600.

Questo tronco trovasi aperto da più di un anno al pubblico. Se ne è pubblicato un rendiconto a stampa dall’ingegnere architetto Demarteau, con autorizzazione e speciale vigilanza dell’I. R. Direzione delle strade ferrate dell’Impero.

4.° Il quarto tronco corre da Gratz a Cylli, trovasi in corso di costruzione, e vuolsi tra non molto compito, e vicino ad esserne attuato l’esercizio.

5.° Il quinto tronco corre da Cylli a Layback. I lavori vennero fino dall’anno scorso appaltati, e vi si procede con grandissima attività.

6.° Il sesto ed ultimo tronco correrà da Laybach (Lubiana), capitale della Carniola a Trieste, che lo è dell’Istria, prima provincia italiana dell’austriaco Impero.

Non è finora determinato l’andamento che seguirà questa linea.

Alcuni vogliono che debba terminare a Basovitza, mille piedi circa sopra Trieste.

Altri che scenda fino al porto, costeggiando le chine del Corso che ad esso conduce.

V’ha chi propose di risalire da Laybach sino alla valle dell’Idria, penetrandovi mercè d’un tunnel, e discendendo poi mediante essa valle in quella dell’Isonzo.

Molti ancora preferirebbero di attraversare la Carniola, senza farsi carico delle frequenti contropendenze che sarebbero inevitabili. Molti, in vece, vorrebbero con maggior ragione, a parere di persone bene informate e che conoscono i luoghi, che si seguisse il corso del Wippach, entrando poi nella valle dell’Isonzo rimpetto a Gradisca.

Il governo non ha ancora prescelta quella direzione che risulterà più vantaggiosa a séguito de’ tanti studi che già vennero fatti, ed ancora stanno facendosi.

Codeste indicazioni non lasciano ancora prevedere a quale precisa epoca l’intera linea da Vienna a Trieste sarà compiuta ed attuata.