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Primieramente, deve per una parte considerarsi che moltissime sono le merci che le province limitrofe a Siena devono esportare verso le parti settentrionali della Toscana, come grano, olio, lardo, pelli, lane, marmi, terre, coccola, legno di costruzione e da ardere, carboni, maiali ed altri bestiami.

Dall’altra parte la strada ferrata centrale della quale tutte le dette province devono servirsi, scende con insensibile continua pendenza da Siena verso la via Leopolda, per cui le merci che per essa caleranno, potranno muoversi per ragione della loro gravità con leggera forza motrice, lo che equivale a dire senza aumento di spesa e di combustibile, qualunque sia la loro quantità.

Non essendovi aumento di spesa in proporzione dell’aumento della quantità di genere esportabile, ne consegue che si può diminuire il prezzo del suo trasporto, senza pericolo di perdita.

Ma diminuendo assai il prezzo del trasporto del genere, niun altro transito potrà reggere il confronto di quello che offrirà la via ferrata, quindi assorbirà essa a suo profitto ogni movimento delle circostanti province, specialmente riflettendo che essa non ha rivalità di canali, nè di fiumi navigabili; laonde i calcoli furono nuovamente innalzati sopra prezzi molto più bassi di quelli dalle tariffe stabiliti, e così fu ridotto a soli soldi sei per ogni cento libbre il prezzo del trasporto delle merci d’esportazione, ed a mezzo paolo per capo (circa centesimi 28) quello delle bestie piccole, e non ostante si ottenne per entrata annuale la

la somma di lire 1,345,416. 13 . 4
dalle quali detratte le spese annue in ragione
del 40 per %sull'incasso lordo in . . . " 538,166.13. 4

restano nette

lire 807,250. 00. 0

Quali dovendosi dividere sul capitale di milioni dieci, costituiscono un utile annuo di più dell’8 per % non calcolando quell’aumento di moto che lo stabilimento delle strade ferrate ha prodotto ovunque furono introdotte, e che nel caso attuale deve considerarsi indispensabile per la meschinità dei prezzi figurati di trasporto.

Condizioni geografiche e statistiche. — La strada ferrata centrale, internandosi nel centro della Toscana dal Nord al Sud, la divide per la sua lunghezza in due eguali sezioni; per questo le fu assegnato il nome di Centrale, e per questo devono in essa affluire tutte le popolazioni delle province che stanno all’est, al sud, all’ovest della medesima. Niun’altra linea, dopo la Leopolda, potrebbe essere ben collocata quanto questa. Essa giunge alla strada ferrata Leopolda, tagliandola quasi nd centro ad angolo retto, per cui i passeggieri, percorrendola, potranno a piacere dirigersi o sulla diritta a Firenze, o sulla sinistra a Pisa, Lucca e Livorno; così le più grandi dttà toscane si troveranno riunite in un sol gruppo, ed a distanze