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tava l’industria degli altri popoli, e specialmente dei Francesi e dei Tedeschi.

Cessò la guerra dell’armi, ma dalla pace sopragiunta, nasceva la gara industriale più operosa ed attiva che sia mai sorta tra le varie nazioni. In questa gara la Gran Brettagna provò più d’una sconfitta.

Accorta, quanto capace ed ancor potentissima, non si smarriva essa d’animo; perduti molti consumatori europei, andava cercarne altrove, e per conseguire tal fine avvisava a tutte le possibili economie di tempo e di spesa sui trasporti.

Intanto sorgeva altra colossale nazione, ammessa, or ha un secolo e mezzo appena, nell’europeo consorzio; chè la fortuna dell’armi, una consumata politica abilità, e molti mezzi naturali la resero in breve potentissima. Questa pure, lanciatasi nella gara industriale, lasciava travedere il pensiero di comunicare mercè d’alcuna delle antiche vie col traffico orientale.

L’avviso non era perduto pella solerte Albione. Da quel dì, sebben padrona delle più essenziali stazioni marittime oltre l’Atlantico, essa volgeva ogni suo studio e sforzo a farne altretanto nel Mediterraneo e nel Golfo Arabico.

Non frapposto adunque indugio, ogni scalo che fosse a sua convenienza, in propria mano riduceva; e là dove non poteva ottenere dominio intero, almeno procacciavasi quelle migliori condizioni che possono conservarle, se non un compiuto primato, almeno la parte principale del traffico. Finalmente rendea il commercio più libero per meglio praticare la concorrenza; e mentre ne riconoscea il principio all’apertasi Cina, dove seppe colla fortuna dell’armi e con abili negoziati penetrare: ivi pure sapea procurarsi stazioni comode e sicure, per cui è fatta migliore la condizione dello speculatore inglese.

Coteste speculazioni, cui concorrevan pure nel rispettivo loro interesse le altre nazioni, gli Americani del Nord, Francia ed Austria specialmente, fervono di presente; e se quanto al traffico del Mediterraneo non sono ancora interamente assodate, perchè dopo molti sperimenti, non è ancora sistemato uno stabile passaggio dell’istmo di Suez; questo a tutte le diverse vie sperimen-