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servi approvati dalla direzione suprema delle strade di Stato, ne segue che si perde un tempo infinito dalla compilazione all’approvazione. Epperò è naturale, che dai detti maggiori interessati (poiché non vi è a Milano ed a Venezia chi sappia o possa curare a dovere gl’interessi loro), si desideri che il capitale della società venga affidato alla gestione del governo, sulla di cui integrità e benefiche intenzioni non è lecito muover dubbio; tanto più che il governo medesimo mostra la massima premura pel più pronto compimento delle opere; le quali, pel maggiore impulso dell’azione governativa, e pel minor tempo impiegato nella compilazione ed approvazione dei progetti, saran così più presto mandate al lor termine".

Noi, nell’atto che siamo pienamente convinti delle benefiche intenzioni del governo, al postutto troppo chiaramente fatte palesi dai provvedimenti sin qui da esso dati; e mentre dobbiamo, sebbene con grande nostro rammarico, riconoscer pure che il buon governo dell’impresa, specialmente in Lombardia, non procedette fin qui colla desiderabile e possibile attività, ci asterremo però dal dichiarare, se le imputazioni degli azionisti siano fondate, segnatamente quelle concernenti a scarsa perizia ed a men buona volontà.

Noteremo, tuttavia, molta essere la fama degli ingegneri italiani, alcuni de’quali sono impiegati dalla direzione suprema delle strade di Stato, capo d’essi vedendosi il già indicato inge-

    va: appena enervi in Italia 3,000 azioni; le altre 47,000 essere a Vienna!
     - E ancora delle 3,000, la metà circa essere posseduta da due soli azionisti, i quali mai non vollero spacciarle, sempre lusingandosi di tenere la speculazione in Italia. — Ma l’opera loro, come scorgesi, non riusciva; e, malgrado la grande ricchezza che notasi nel regno Lombardo-Veneto, appena ivi sono distribuite nel maggior numero 1,500 azioni, la più grande quantità del numero totale (50,000) essendo stata acquistata, nelle operazioni d’aggiotaggio seguite, dai banchieri viennesi. — Ciò premesso, è chiaro che la pubblica opinione, malgrado gli sforzi generosi d’alcuni scrittori (i quali solitamente sono i men facoltosi) non si è mostrata gran fatto propensa all’assunto. Laonde questo più non può essere una speculazione italiana, ma dei forestieri in Italia, di cui però si debbe desiderare il buon successo anche pel bene dell’Italia medesima, della quale attiverà il traffico.