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186 DECIMAQUARTA

130Fino alle nubi, ed il suo voi più, ardito»
Spiegaappunta perchè di luca è privo.
Dimmi, ambizioso, a quale altezza aspiri?’
La ti guidò fortuna, e la giungesti
Te stesso or mira, or. sembri a te più grande?
135Scuopri la tua viltà, se tal ti credi.
Dunque fa d’uopo a te mole superba,
Perchè ad altri sovrasti in quella assiso Z
Inutile è mirar qual sia la base,* • •
Che ti sostien:. ma la moral grandezza.
140Necessario è veder f che questa forma
Il tuo pregio real. S’innalza, è vero,
Se d’alpe in vetta sia pigmea figura iMa
più grande non 05 nè perde altezza
Piramide, che siede in bassa valle..
145È l’uomo sol, che a se la sua grandezza
Ed i veri suoi pregi assegna: e quanta
È la virtù di lui, tant’egli è grande.
Chi merto ha sommo, al sommo grado è giunto.
Più non cerchi tu allor cariche illustri:
150Ma supplici son queste a’ piedi tuoij
E maggior sei d’un Re quando sei saggio
Perchè ricco ta sii, no, non è l’oro
Necessario per te; nè a farti illustre
Uop’è, che al sen ti penda equestre insegna.
155Nèlle sventure ancor ti resta al fianco
La gloria tua, che non s’accresce, o manca,
Se sdegnato, o seren ti guarda il trono».
Ben degno di pietà colui mi sembra 5
Che per vie disastrose alfine è giunta
160Alla ricchezza ia seno, 01 primi onori’
Dopo vii servitù tocca, ed ottiene,
E l’orgogliosa fronte erge, ed insulta
Il resto de* viventi. Oh quanto, è vile,
Quanto ò fral questa gloria, a cui dà vita
165Instabile fortuna, e morte uccide!
E non rammenta, che la spoglia eccelsa,
Di cui fa pompa ad abbagliarci, un giorno
Della morte ornerà la destra irata?