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libro settimo 213

e il levante; e verso le altre parti si stendono anche a maggiore ampiezza. La città di Segesta è dei Pannonii, posta sul confluente di parecchi fiumi tutti navigabili, ed è opportuna a valersene per fare guerra ai Daci. Essa è situata sotto quelle Alpi le quali si stendono fino ai Iapodi, nazione celtica insieme ed illirica; e da quelle discorrono anche alcuni fiumi portando a Segesta le produzioni di altri paesi e principalmente d’Italia. Perciocchè da Aquilea, superando l’Ocra1, v’hanno trecento cinquanta stadii (e alcuni dicono cinquecento) per giungere a Nauporto colonia de’ Taurisci, dove le merci sono condotte sui carri. Ed è l’Ocra la parte più bassa delle Alpi stendentisi dalla Rezia fino ai Iapodi, appo i quali s’innalzano nuovamente que’ monti e chiamansi Albii. Così parimenti da Tergeste, borgo della Carnia2, avvi per l’Ocra un passaggio al lago detto Lugeo. Vicino a Nauporto è il fiume Carcora che riceve sopra di sè le merci già dette, poi va a metter foce nella Sava: questa sbocca nella Drava, la quale alla sua volta entra nel Noaro vicino a Segesta. Quivi il Noaro diventa navigabile, e dopo aver ricevuto in sè il Colapi3 che scorre dal monte Albi a traverso dei Iapodi, gettasi nel Danubio sul territorio degli Scordisci. E la navigazione su questi fiumi va per lo più verso il settentrione: da Tergeste poi al

  1. Le montagne al nord di Trieste. (G.).
  2. Trattasi di Trieste e della Carniola. Il lago Lugeo dicesi ora di Zirkniz.
  3. Il Kulp.