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libro terzo 343

porti; ma d’ivi innanzi n’è ben provveduta, e il suolo è fertile, sì quello de’ Leetani, come quello de’ Lartoleeti, col restante fino ad Emporio1. Questa città la fondarono i Marsigliesi distante circa quattrocento stadii da’ Pirenei e dai confini tra l’Iberia e la Celtica. Colà intorno è anche Rodope2, piccola città degli Emporitani, o secondo altri colonia de’ Rodiotti. Sì quivi poi, come in Emporio, venerano Diana Efesia; di che direm la cagione quando parlerem di Marsiglia. Quelli d’Emporio una volta abitarono un’isoletta che giace di contro al sito dove ora stanno, e chiamasi la Città vecchia; ma ora sono sul continente. La città di Emporio è bipartita da un muro: perchè certi Indiceti che, già tempo, abitarono appresso a quella città, sebbene avessero un governo loro proprio, nondimeno per maggiore sicurezza vollero chiudersi insieme coi Greci dentro uno stesso recinto; il quale riuscì però bipartito pel muro che lo attraversa nel mezzo. Poscia in progresso di tempo si meschiarono insieme e composero un solo governo, di leggi in parte barbare in parte elleniche, siccome avvenne anche in altre città. Vicino ad Emporio scorre un fiume che trae origine da’ Pirenei, e della cui foce si valgono gli Emporitani come di porto. Que’ cittadini poi attendono principalmente a’ lavorii di lino, ed hanno in fra terra un paese che in parte è fertile, in parte è produttivo soltanto di sparto, specie di giunco che cre-

  1. Ampurias.
  2. Altrove Strabone la denomina Rodos, e il Coray sostituisce anche qui cotesto nome a quello di Rodope.