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libro secondo 229

poi dando volta si converte alla palude Meotide; e nondimeno anche questo fu detto. Nessuno peraltro affermò ch’esso abbia origine dalla parte d’oriente; perocchè se tale fosse il suo corso, i più accreditati geografi non avrebbero dimostrato ch’esso è contrario ed in qualche maniera diametralmente opposto a quello del Nilo, come se il corso di ciascheduno di questi due fiumi si trovasse sotto uno stesso meridiano.

La misura poi della Terra abitata si piglia sopra una linea parallela all’equatore, perchè anch’essa la terra prolungasi principalmente in questa direzione: quindi anche la misura di ciaschedun continente si deve pigliare sopra una linea fra due meridiani. E le misure delle lunghezze sono certi numeri di stadii che noi possiamo determinare o andando pe’ luoghi stessi, o col soccorso di strade parallele, o di passaggi di mare. Nondimeno Polibio, lasciata in disparte questa maniera, ne introduce una nuova, pigliata sulla porzione dell’emisferio settentrionale compresa fra il levante di state e quello equinoziale. Ma nessuno adoperi nelle cose immutabili regole e misure mutabili; nè si valga di cose che possono essere ora ad un modo or ad un altro dove trattisi di oggetti sussistenti per sè medesimi e che non ricevono mutazione. Ora la lunghezza d’un luogo è immutabile, ciò ch’è per sè medesimo manifesto; e per lo contrario il levante e il ponente equinoziale, e così anche quello d’inverno o d’estate, non sono punti determinati in sè stessi, ma solo rispetto a noi. Quindi se noi ci tramutiamo da un sito ad un altro, variano anche i luoghi