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ALLA GEOGRAFIA DI STRABONE 43

scioglie il dubbio, imprenda egli l’edizione di uno scrittore qual più gli piaccia fra quelli che pubblicati non furono da dotto editore. Rifletta inoltre, che la seconda edizione del Casaubono (1620) fu messa in luce sei anni dopo la morte sua. In tutto questo intervallo se fosse vivuto il Casaubouo, è mai probabile ch’egli non l’avesse riveduta e ricorretta? e dopo queste correzioni anche durante la impressione fatte non ne avrebbe per avventura altrettante? A chi se non se a coloro i quali fanno le edizioni oggetto di mercimonio e di traffico, non è noto che di molte correzioni nasce il pensiero nel tempo medesimo in che si leggono le prove di stampa? Se dunque errori moltissimi in questa seconda edizione rimasero, non è di essi colpevole il non più allora vivente Casaubono; assai più giustamente degni di biasimo sarebbero quelli che la pubblicarono come fu per essi trovata nella biblioteca del defunto, ove non si dovesse professar grazie a chiunque reputa bastevole il rendere comuni i beni altrui, quando tempo o potere non ha di porgerne dei migliori. E tanto sia detto intorno la seconda edizione del Casaubono, la quale si annovera quinta nella serie delle edizioni. Veggiamo ora qual emendazione e ornamento al testo aggiunsero più oltre gli editori che vennero dopo di lui.

Molti anni dopo s’accinse in Parigi ad una nuova edizione il francese Brequigny, e pubblicò in un tomo i tre primi libri della geografia colla latina versione. Questo editore aveva senza dubbio più sussidj che il Casaubono, onde giustamente attendevasi da lui anche una più corretta edizione. Ella è tale? se tu eccettui alcuni