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memorie infantili 89


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... E i primi danari che vennero in mio possesso, in mio esclusivo possesso? Quale immensa ambizione soddisfatta, quanti sogni e progetti su quella piccola moneta scintillante, più bella di tutte le altre, grandi e piccole, perchè mia!

Che scintillìo di masserizie di stagno, di occhi di bambole dallo smalto affascinante, che voluttà di dolci color rosa, gialli, bianchi, con la carta ricamata e raggiante d’oro e d’argento!

Ma quei miraggi svanivano tutti, e con la sparizione della moneta si avverava un solo sogno: la bambola nuova.

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... La bambola! Ecco un altro nome che non si può staccare da quello dell’infanzia.

Quante dilettissime figlie ho avuto!

Una intera generazione viveva nel mio palazzo: nonna, madre, figlia e spesso anche nipote, tutte coi loro nomi, coi loro corredi forse un po’ mal tagliati e cuciti, ma ricchissimi e sfarzosi.

Come erano felici le mie piccine! In inverno vestite pesantemente, sedute sempre intorno al braciere, tutte affaccendate, chi con la calza, chi col