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II.

Al buio, mentre cercava di addormentarsi nella sua stanzetta dove penetrava l’odore del bosco, Marianna rivedeva la figura di Simone nell’atto di afferrare la terra e balzare su come per dominare lei e tutte le cose intorno. Sì, così come dalla terra nuda, egli era balzato dalla sua oscura sorte di servo per diventare l’ospite temuto dei suoi stessi padroni. E lo vedeva guardarla dall’alto, con occhi dolci e terribili: se fossero stati soli egli l’avrebbe afferrata come una preda.

Eppure, comunque egli fosse, e sebbene il polso le ardesse ancora per la stretta di lui, ella si sentiva sempre la padrona; era certa che con un solo suo sguardo lo avrebbe sempre atterrato.