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un soldato sull’attenti. Ella arrossì, ma subito sorrise e gli porse la mano.

— Simone Sole!

Egli fece cenno di sì, prendendole la mano senza stringerla. Sì, era lui, Simone Sole, il bandito.


Qualche anno prima, da ragazzo, Simone era stato servo in casa di lei; ella ne conosceva anche la famiglia, povera ma distinta, di buona stirpe, il padre e la madre, malaticci tutti e due, le sorelle bellissime, fiere, che andavano solo in chiesa e si inginocchiavano all’ombra, dove di solito si metteva anche lei, sotto l’altare del Sacramento, e del resto vivevano ritirate nella loro casupola sotto la collina di Santu Nofre, taciturne e in duolo come se il fratello fosse morto.

— Simone, — ripetè, con voce calma, dopo aver abbassato gli occhi, sollevandoli di nuovo placidi davanti a lui. — Ebbene?

— Ebbene, siamo qui!

E continuava a sorriderle con tutti i suoi bei denti serrati, come un bambino che vuol frenare uno scoppio di riso; pareva