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faremo il reclamo, ma tu, intanto, Gesuino, va a nome mio dal dottore e pregalo di venire. Si tratta di salvare due creature.

Gesuino prese l’ombrello: l’aprì d’un colpo, lì sulla soglia, contrapponendolo come uno scudo al furore della pioggia, e partì di galoppo.

— Poveraccio, dopo tutto è buono, mio fratello, — disse Proto, più a sè stesso che al maestro.

Fu una notte memorabile per tutti. Fuori la pioggia scrosciava incessante, e pareva volesse separare con la sua violenza la dimora del maestro dal resto del mondo per privare di soccorso la donna colpevole.

Ma più insensata era la persecuzione degli elementi, più tenace si mostrava la volontà degli uomini a superare le difficoltà del momento.

Gesuino tornò accompagnato dal medico che già aveva curato il maestro; e dopo aver visitato Ornella il buon dottore disse che si trattava di parto prematuro, dovuto senza dubbio a qualche sforzo o a qualche grande turbamento della donna. Il maestro non parlò della visita di Antonio.