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perchè pensava che egli, consegnandole la chiave della cassa della prima moglie, l’aveva già sposata.

Così egli la portò sul letto. Dopo ridiscesero nel cortile; sedettero di nuovo, lui sulla pietra, con le mani sulle ginocchia, lei accovacciata per terra.

— Così avrai un figlio, — disse lui con accento malizioso. — Così se io non torno, la popolazione non diminuisce; e tu baderai alla mia roba per lui. Oh, che fai adesso, donna?

Mikedda piangeva, d’un tratto fatta donna davvero; ma egli le strappò il grembiale dagli occhi, poi le diede un forte colpo alle spalle; ed ella trasalì e si raddrizzò.

Allora egli le mise una mano sulla testa e cominciò a darle istruzioni precise sul come far mietere e raccogliere il frumento, e a chi consegnare i buoi e come pagare le imposte.

Ella ascoltava con attenzione religiosa, ma in pari tempo tendeva l’orecchio, se già si sentiva di lontano il passo del carabiniere che doveva portare l’ordine del Comando militare e travolgere nei mistero spaventoso della guerra l’uomo che oramai era sangue del suo sangue.

Ma tutto taceva nel lucido tramonto.