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Al vecchio però la cosa appariva terribilmente seria: e se ne fece subito un caso di coscienza.

Non disse nulla in famiglia; ma per tutto il giorno fu veduto aggrottare le sopracciglia, battersi le mani sulle ginocchia e scuotere la testa come avesse un insetto dentro un’orecchia: pensava e ripensava alle panzane del bravo commediante Luca, alla beffa del suo compare di Arbius quando avrebbe saputo la cosa, alla soddisfazione di Francesca che intuiva la verità, ed anche alla noia di trovarsi un altro servo, difficile da trovarsi, non solo bravo e fidato come il giovine mascalzone, ma semplicemente servo. Questa preoccupazione accresceva la sua stizza, se già non ne era il principale movente; perché in fondo egli faceva colpa a Luca di essere Luca Murru e non Luca Doneddu.

Infine, fu una brutta festa per lui,