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Egli la fissò negli occhi, con uno sguardo rude; poi andò via senza salutarla.

Questa Francesca era veramente nata per essere un maschio; con la testa grossa, la voce grossa, i peli sul labbro: anche la sua persona era forte, sebbene di piccola statura, con le gambe alquanto aperte, come per l’uso del cavalcare. Le due sorelle fidanzate, alte e fini, di una bellezza bizantina, perfette in ogni particolare, e coscienti di esserlo, dicevano che Francesca era brutta; ma la sua bocca sensuale, di un rosso di fragola, acceso di un po’ di perversione, i suoi occhi dalla grande pupilla nera e l’iride dorata nuotante nel bianco azzurrognolo della sclerotica, occhi che, senza saperlo, avevano un languore e uno splendore di passione divorante, attiravano il desiderio di tutti gli uomini.

Se qualcuno di essi però rivolgeva a Francesca parole d’amore, questi occhi si nascondevano in un’ombra malvagia, d’agguato, come il bandito che disturbato mentre si gode la pace del bosco si rintana e si arma: del resto ella rispondeva sgarbatamente a tutti, e, diceva il nonno, trattava la gente a turba,

DELEDDA. Il vecchio e i fanciulli 2