Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/221


— 207 —


campi della morte, e quando cadrò ferito, col mio sangue scriverò il tuo nome sulla pietra. Così qualcuno te lo verrà a dire: e tu mi aspetterai, allora, come io ti ho aspettato adesso; mi aspetterai per tutta la vita, e solo dopo la morte c’incontreremo. Amen.



Deciso ancora una volta ad andarsene, pensò di lasciarle davvero un ricordo tangibile che le parlasse di lui e della sua passione. Questo ricordo non poteva essere che un piccolo dono, da portarsi addosso, in seno, in tasca, in modo ch’ella non lo lasciasse mai e non lo dimenticasse. Dapprima egli pensò, per sedurla di più in questo incantesimo, ad un talismano; ad una medaglia; ad un anello; poi ad un coltellino a serramanico. Ma no; erano cose, queste, usuali, da comprarsi; ed egli voleva donarle un oggetto nuovo tratto dalla natura, poiché non poteva strapparsi il suo stesso cuore e offrirlo a lei