Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/283


il fermaglio 275

*

Qualche giorno dopo si scoperse che il fermaglio d'oro era scomparso dal cassettone della nonna. Fu un subbuglio infernale; i Magrini si accusarono a vicenda d'aver rubato il gioiello, s'insultarono, si accapigliarono. Disperazione ricevette busse da tutte le parti e in tutte le parti; per otto giorni, spaurita, affamata, quasi ferita dalle bastonate dei suoi cari parenti, vagò pei campi, pei boschetti della riva, pei viottoli, rubacchiando quel che poteva per sfamarsi. Rientrava a casa di nascosto, quando credeva di non trovar nessuno, e in quelle ore di silenzio ella rivedeva solo qualcuna delle zie, — che si servivano di lei per vendere il frumento, la farina, i legumi rubati in casa, — o la nonna che tossiva come un cagnolino rauco, o Francesco che pareva agonizzante.

Che brutta faccia aveva Francesco, dopo la seconda partenza di Eva! Di giorno in giorno egli si sentiva più male: gli pareva che dentro il suo petto il serpentello ingrossasse, non più pungendogli ma rosicchiandogli il cuore; divorandoglielo a pezzettini a pezzettini, intorno