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gazza, che stava tutta affaccendata attorno ad una caldaia.

Elias si sedette accanto a lei, guardandola con intensità strana: ella rideva tutta contenta, ma dentro il cuore egli si sentiva morire.

In fondo alla cumbissia Maddalena guardava, e ogni tanto chinava le larghe palpebre, le lunghe ciglia, e sembrava allora una madonna melanconica e rassegnata. Quando la cena fu pronta, zio Berte chiamò Elias.

— Io resto qui, — gridò il giovine, — la più bella parente di San Francesco mi ha invitato al suo focolare.

— Tu vieni qui! — gridò zio Portolu. — Nessuno ti ha invitato, ma anche ti avessero invitato, io non ti permetterei.... Se non vieni con le buone, zio Portolu tuo padre ti fa venire con le cattive.

Elias s’alzò subito e obbedì: ma non volle mangiare nè bere, e rispondeva male se gli rivolgevano il discorso.

— Perchè sei di malumore? — gli chiese Maddalena con buona maniera, mentre finivano di cenare. — Perchè ti abbiamo tolto dal focolare del priore? Va, va e ritorna, stai allegro.

— Ebbene, e se ritorno? — egli rispose ruvidamente, — che cosa te ne importa?