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tendo la leppa. — Questa ragazza, questa colomba mi è stata consegnata da sua madre, una colomba vedova. “Arrita Scada„, le dissi io, “sta’ tranquilla, la colomba non avrà danno alcuno in mani mie. Io la difenderò anche contro il figlio mio, Pietro d’oro, nonchè contro gli altri nibbi ed avvoltoi.„

Zio Portolu parlava sul serio; e ogni tanto volgeva sguardi di selvaggio affetto alla fanciulla.

— Quando è così stiamo attenti, — avvertì prete Porcheddu. — E adesso andiamo a bere.

— A bere, sì, bravo prete Porcheddu. Chi non beve non è uomo, e neppure sacerdote.

Intanto camminavano. Zia Annedda li attendeva con le sue caffettiere e le sue caraffe e i suoi panieri di dolci. Maddalena e il suo corteggio irruppero nella cumbissia ridendo e chiacchierando; in breve fu una confusione di voci, di grida, di risate: un tintinnio di bicchieri e chicchere. S’udiva zio Portolu raccontare che aveva fatto tutto il viaggio con la pecora già promessa a San Francesco, legata sulla groppa del cavallo.

— Era la mia più bella pecora! — diceva al priore. — Così di lana lunga. Eh, zio Portolu non è avaro.