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— In questo momento forse ella crede che la perdita del bambino sia il castigo della sua colpa; e non sa che da questo dolore, invece, ella uscirà purificata e che troverà la via del bene. Le vie del Signore sono grandi, sono infinite! — Ma mentre così pensava, si guardava attorno per la cucina semioscura e tra le poche persone ivi raccolte non vedendo il Farre, pensava con dolore che l’uomo forse era ancora là, accanto al bambino morto.

Entrò. Il Farre non c’era. Solo zia Annedda, pallidissima, ma calma, senza piangere, senza far rumore, lavava e vestiva il morticino. Elias le diede qualche aiuto: dalla cassa prese le calzettine e le scarpette del bambino, e calzandolo sentì che i piedini esangui, assottigliati dalla malattia, erano ancora morbidi e tiepidi.

Finchè il morticino non fu vestito e accomodato tra i guanciali, e finchè zia Annedda rimase là, Elias si tenne calmo, ma appena fu solo provò un brivido per tutta la persona, sentì il volto e le mani raffreddarglisi, e s’inginocchiò e nascose il viso sulla coltre del letticciuolo.

Finalmente, finalmente era solo col suo bambino; nessuno più poteva toglierglielo, nes-