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lungo un cadavere, — tutta l’inesorabile grandezza della morte. Ricordava Pietro vivo, ridente; ah, era bastato un soffio per gettarlo lì, immobile, muto per sempre! Per sempre! — Domani a quest’ora anche questa spoglia sarà sparita dal mondo! — pensava; e non sapeva persuadersi che tutto finisse così, che anche lui, e i genitori, e il fratello, e Maddalena, e il bimbo, sarebbero un giorno scomparsi. Poi ricadeva inginocchiato ai piedi del letto, e il suo dolore si cambiava in conforto.

— Sì, tutto finisce, — pensava. — E non sfioriremo più. Perchè agitarsi tanto! Tutto finisce: l’anima sola resta; salviamola.

E più che mai si sentiva forte contro la tentazione ed il male; poi ritornava a ricordare il fratello vivo; alla loro infanzia, alla giovinezza, all’offesa mortale che gli aveva recato e si accorava e i singulti gli serravano la gola.

— Ora che è morto, — si domandava, — saprà come l’ho offeso? E mi perdonerà?

Ma queste domande lo riconducevano ai ricordi; rivedeva Maddalena in quella stessa camera dove ora riposava il morto, e insidiosamente lo vinceva un’improvvisa dolcezza al pensiero che adesso egli poteva amarla senza