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di tornare, di veder Maddalena; vederla almeno da lontano, e stringerle almeno la mano, o chinare almeno la testa sul suo grembo e piangere come un bambino.

— Io vado, io vado, — mormorava, come la notte in cui la febbre lo aveva stramazzato sotto un albero. — Io vado, io vado.

E vi fu un momento nel quale s’avviò; ma fatto il primo passo s’accorse che lo spingeva, non il solo desiderio di veder da lontano Maddalena, ma il peccato mortale, il demonio, il mostro della ricaduta.

“Dove vai Elias Portolu? Possibile che tu non sia un uomo?„ E non andò; ma ebbe paura di sè stesso e della sua debolezza; e gli venne il pensiero di gettarsi ai piedi di suo padre, di confessargli tutto e di implorare:

— Legatemi, padre, chiudetemi fra due roccie; non mi lasciate partire, non mi lasciale solo, aiutatemi contro il demonio.

“Ahimè, egli mi ammazza se gli dico questo!„ pensò poi; “e avrebbe ragione di schiacciarmi col piede, come una rana.„

Per alcuni giorni combattè così; vintosi la prima sera gli fu meno terribile vincersi gli altri giorni in seguito, e non fece ritorno a Nuoro. Ma le forze lo abbandonavano, una