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rono silenziosi tutta la tanca, ed andarono a sedersi sul muro, seri e gravi.

Elias si sentiva triste; non sapeva come cominciare, e si guardava ostinatamente le mani; zio Martinu capì in quale stato d’animo si trovava il suo giovane amico, e cercò di trarlo d’imbarazzo.

— Elias Portolu, — disse gravemente, — io so quello che vuoi dirmi. Maddalena è innamorata di te.

— Zitto! — disse l’altro con spavento, mettendogli la mano sul braccio.

— Ogni piccola macchia porta piccole orecchie!1 — aggiunse tosto, per scusare il suo turbamento.

— Sì, — rispose con voce grave il “padre della selva„, — ogni piccola macchia, ogni albero, ogni pietra porta orecchie. E che perciò? Ciò che io ho detto e che dirò lo può ascoltare chiunque, cominciando da Dio che è lassù, e terminando nel più misero servo. Maria Maddalena ti ama, tu l’ami; unitevi in Dio, perchè egli vi ha creato l’uno per l’altra.

Elias lo guardava trasognato; ricordava il colloquio avuto con prete Porcheddu, i con-

  1. Proverbio sardo: cada mattichedda juchet oricredda.