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lare scopato: tutto in ordine, come il buon servo che se ne va e tiene al giudizio favorevole di chi deve sostituirlo.

Portò via la bisaccia, colse un gelsomino dalla siepe e si volse in giro a guardare: e tutta la valle gli parve bianca e dolce come il gelsomino.

E tutto era silenzio: i fantasmi s’erano ritirati dietro il velo dell’alba e anche l’acqua mormorava più lieve come per lasciar meglio risonare il passo di Efix giù per il sentiero; solo le foglie delle canne si movevano sopra il ciglione, dritte rigide come spade che s’arrotavano sul metallo del cielo.

— Efix, addio, Efix addio.


Ritornò dalle sue padrone e si coricò sulla stuoia.

— Hai fatto bene a venir qui, — disse donna Ester coprendolo con un panno; e Noemi si curvò anche lei, gli tastò il polso, gli afferrò il braccio cercando di convincerlo a mettersi a letto.

— Mi lasci qui, donna Noemi mia, — egli gemeva sorridendo ma con gli occhi vaghi come quelli del cieco, coperti già dal velo della morte. — Questo è il mio posto.

Più tardi un nuovo accesso del male lo contorse, lo annerì; e mentre le padrone mandavano a chiamare il dottore egli cominciò a delirare.