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lavori da scuola 27i

a ritroso della natura; che ai giovanetti piace l’udir racconti, e che il farne torna loro dilettevole e facile. I fatti ti danno essi stessi il filo; s’indirizzano a tutte le facoltá dello spirito, ti presentano non vuote astrazioni, ma la vita nella sua pienezza, nella sua veritá. Sono noti i racconti che egli ha fatti per esercizio della gioventú, maravigliosi per freschezza di lingua, non di rado affettuosi. E dove i giovani possano giungere in un genere di scrivere cosí conforme allo stato del loro spirito, lo ha dimostrato egli, riportando nelle sue Letture di famiglia, il racconto di una giovanetta, scritto con grazia, con ordine, con semplicitá.

Ne addurrò io un altro esempio. In queste sue Letture vi ha alcuni brevi racconti, da cui si possono cavare eccellenti temi per lavori da scuola. Ne lessi uno; lo spiegai a questa giovinetta; cercai di farle comprendere i caratteri, gli affetti, di scaldarla, di commuoverla. Ohimè! il racconto riuscí in una lunga filatessa o predica che pose in bocca a una madre confortante le figliuole a virtú: le sentenze, i precetti s’incalzavano, si succedevano a non finirla mai: immaginatevi una specie di donna Prassede, che fa la lezione a Lucia con quel successo che sapete. Diedi lo stesso argomento a un’altra.

Costei mi capitò che da lungo tempo non andava piú a scuola; la sua educazione era stata trascurata, ma non guasta. Non intendo con questo di censurare le scuole, né di alludere piú a questa che a quella; ma credo non disutile combattere questo falso indirizzo, dovunque si trovi. Con lei non perdei le mie fatiche. Facilmente si annoiava; di grammatica non voleva sentir parola; aveva in orrore l’ortografia; non le son potuti entrare mai in capo i punti e le virgole, tanto meno il famoso punto e virgola, il ponte dell’asino per i ragazzi; la inseguivano ancora certe reminiscenze di studi seccanti e mal fatti, ch’ella, dopo lungo tempo di disgusto e di ozio, ripigliava a malincuore. Lasciai stare grammatica, ortografia, analisi e frasi e incisi e membri e periodi e proposizioni condizionali e aggiuntive e disgiuntive, e tutto il solito corredo: le posi in mano il Manzoni. Questa lettura la trasformò; la