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i54 la poesia cavalleresca


In Virgilio sparisce la parte epica, c’interessiamo ad Furialo e Niso non per il fine patriottico ma perché sono due amici in vita e in morte, de’ quali l’uno muore per l’altro. L’Ariosto conserva una perfetta indipendenza di spirito nell’episodio di Cloridano e Medoro. Ogni uomo succhia col latte i costumi e le idee del suo tempo e non sa sbrigarsene, e scrive sotto l’influenza de’ libri e delle teorie, de’ poeti; anche gli uomini superiori hanno certi lati di pedanteria: e Dante e Tasso hanno avuto il loro ramo di pedanteria. Ariosto è il più indipendente dei poeti: non ha innanzi a sé che la sua situazione: è rimasto Ariosto e rappresentante della forma cavalleresca. Qual è il mobile di Cloridano e Medoro? prettamente cavalleresco. Fanno la spedizione notturna perché il re loro è morto e spiace loro che debba rimanere

Per lupi e corbi, oimé, troppo degna esca.

Questo movente è serio in lui perché non è il centro ma il pretesto dell’azione. Se fosse serio, dovrebbe rappresentare seriamente questa religio sepulchri, questo principio d’onore cavalleresco. Questo è il mobile apparente, il pretesto del fatto. Ha voluto rappresentare due amici che si amano fino alla morte, indipendentemente dal fatto cavalleresco, che è appena accennato. Quando Ariosto rappresenta una società epica o cavalleresca, ride; ma, rappresentando affetti umani, non ride più. Questo fatto non finisce con la caricatura. È serio, ma non fino alla serietà del Tasso; non lo mette in caricatura. Nel Tasso il caratteristico è l’elemento umano, ed il poeta cerca di commoversi. Nell’Ariosto è un presentimento; se lo rappresentasse con tutto il sentimento sarebbe una dissonanza in un poema d’immaginazione: tempera la serietà con qualche scherzo comico, con lusso d’immagini, con paragoni. Notate che tutto ciò è essenziale per intendere la varietà delle intonazioni del poema ariostesco e nel tempo stesso la mirabile unità, in cui tutte si fondono.

L’interesse non è nel desiderio di seppellire il re, ma nel carattere de’ due amici. Due amici debbono essere differenti;