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scienza dell'essere 201

tiplice fosse un rapporto dell’Uno all’altro, sarebbero essi limitati, ed avrebbero in sé un essere altro affermativo. Il loro rapporto è il Vuoto — il non rapporto — limite loro estrinseco, in cui non debbono essere l’uno per l’altro. Il moltiplice dell’Uno è il proprio porre dell’Uno, l’esplicazione di quello che l’Uno è in sé — il negativo rapporto dell’Uno su di sé, e questo stesso rapporto, così l’Uno è i molti Uni. Ma non ostante la moltiplicità è estrinseca all’Uno, il quale è il toglimento dell’essere altro: la ripulsione è il suo rapporto su di sé, uguaglianza con sé. La moltiplicità è l’Infinito uscito fuori di sé — l’Infinito posto nell’immediato dell’essere — contraddizione.

C)

RIPULSIONE E ATTRAZIONE

L’Uno escludente.

I molti Uni sono essenti: il loro esistere o rapporto è Non-rapporto, un estrinseco — il Vuoto. Ma essi stessi sono questo negativo rapporto. Il loro limite è il vuoto, dove essi non sono; ma essi sono nel limite, o nel vuoto. La loro ripulsione è il loro comune rapporto. Nell’essere per sé l’Uno è per uno, ma l’uno per cui è, è se stesso. Ma nell’esistere o nel moltiplice ogni uno ha un essere: l’essere per uno è quindi essere per altro: ciascuno è non per sé, ma per un altro uno. Il loro essere per sé qui consiste nel respingere questa idealità di essere cioè per un altro, e così di porre se stesso. Perciò i) nel loro rapporto è supposto che essi sono. 2) Essi sono in quanto si negano o si escludono reciprocamente: l’uno è in quanto è escludente. 3) Essi negano di negarsi reciprocamente, e per questa negazione della negazione ritornano in sé: questo loro ritorno è la loro conservazione ed essere per sé. L’Uno escludente l’Uno si rapporta così su di sé, e concorda con sé, si pone. Questa identità in cui passa la ripulsione, è il toglimento della differenza e della estrinsechezza — attrazione.

II moltiplice è Uno: tesi della riflessione estrinseca. La