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III.


L’hanno arrestato....


Quando il barone si risvegliò da quel letargo di piombo, in cui lo aveva gettato il vino e lo spavento, stentò a raccapezzarsi, e si stupì di trovarsi in un letto non suo, presso al mare, solo, vestito sul letto, col capo e con una mano fasciata.

Una volta erano avventure che facevano piacere. Ma era passato il tempo in cui il giovane e brillante Santafusca, ferito quasi a morte in un duello, si risvegliava nella casa di una fata.

Era passato da un pezzo il caro tempo delle fate.

La vista del mare, che tremolava di sotto nella sua vampa azzurra, cominciò a richiamare un’ombra, e dietro l’ombra un’idea.... ma un’idea molle e confusa, in cui sentiva che entrava ancora in qualche maniera il suo prete; più che un’idea era un dolore al cuore, dove provava di tanto in tanto un’acuta trafitta.