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— Beatrice ha voluto ingannarti per non dirti che aveva fatto una meschina figura. E veramente c’è da scrivere una farsetta tutta da ridere con Meneghino sindaco senza sapere il codice.

Pardi ebbe ancora un momento di esitazione. O egli era un pazzo o quella donna era maestra di ogni iniquità.

— Perchè, signor mio? — saltò su ad un tratto Palmira, cambiando tono e pigliando l’offensiva con un cipiglio di falco stuzzicato — avrebbe forse dei dubbi che io sia andata alle Cascine? siamo alle solite?

— Palmira, per carità, lasciami parlare. Tu sei partita stamattina dalle Cascine?

— Sì, perchè?

— Sola?

— Sola, in carrozza, s’intende, col carrozziere.... coi cavalli....

— Sei entrata sola in Milano?

— Sola....

Palmira corrugò la fronte e una piccola vena azzurra si gonfiò e palpitò nell’infossatura dei sopraccigli.

— Bene, sei una bugiarda!....

Pardi si avanzò due passi, curvo, coll’occhio gonfio.

— Secco, perchè?... ti giuro....

— Non giurare!... Un uomo era con te.

— Non è vero!