Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/517


— 507 —


— In compagnia della signora Pianelli?

— No, se ti dico che era a Milano. Fu un pasticcio, ti dico.

— Difatti l’ho trovata in istrada.

— Chi?

— La Pianelli....

— Ah, sì?

Il povero cuore di Palmira batteva come un maglio: ma gli occhi parevano specchi pieni di lampi.

— Mi ha parlato di questo articolo di legge....

Palmira ruppe in un gorgheggio nervoso, e finì di lacerare il suo guanto.

— Ne capitano di belle alle Cascine, veh!

— E mi ha detto anche che ella non ti ha mai scritto.

— Che cosa non mi ha scritto? — chiese affilando la punta dello sguardo.

— Che non ha mai mandato carrozze a prenderti.

— La bugiarda!.. Non è vero che tu l’hai trovata.

— È vero, Palmira, — declamò con enfasi il Pardi, sollevando la mano al ritratto — è vero com’è vero che questa è mia madre.

A sentir nominare la vecchia suocera, Palmira ebbe un brivido quasi di ribrezzo e di paura: e cominciò a impallidire.