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— Ha sentito che avete avuta una brutta scena col cavaliere in seguito alla quale siete stato licenziato. È vero?

— Non licenziato — mormorò languidamente con un tenue sorriso.

— O vi hanno traslocato in un paese lontano: è vero? Perchè non avete seguìto il mio consiglio? Avete forse voluto difendermi troppo.... e v’è capitato male.

— Troppo? non si difende mai troppo una povera donna insidiata, calunniata, — esclamò Demetrio con un tono vibrato e caldo di voce. — Voi non ne avete nessuna colpa.

— Povera me, come sono disgraziata! — scoppiò a dire Beatrice, portando in fretta e furia il fazzolettino agli occhi. — Paolino è tornato a casa tutto fuori di sè, ha fatto una scena colla Carolina, vuole che io gli spieghi questo mistero del braccialetto, suppone non so quali tradimenti.... Che gli devo dire, per amor di Dio? Questo matrimonio si doveva fare in agosto e invece s’è scoperto che non si potrà fare prima dell’inverno: anche questa circostanza aiuta a rendere Paolino inquieto e di malumore. Scrivetegli voi, per carità, o lasciatevi vedere una volta. Voi solo potrete dimostrargli che io non ho avuta nessuna colpa in tutta questa scena dolorosa, dissiperete tutti i suoi sospetti, distruggerete le calunnie della gente cattiva.