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in fretta le quattro faccende della giornata. Era un giorno di mezza vacanza anche per lui, che per parte sua conosceva magnificamente l’arte di prendersela.

Quel giorno aveva promesso a sua moglie Beatrice di condurla sul balcone del Gran Mercurio a vedere le maschere.

— Ci vediamo stasera? — domandò il Buffoletti, cacciando la testa nel finestrino dei pagamenti.

— Sì, ma non prima delle undici.

— Meni tua moglie?

— Sì.

— Mi ha promesso l’Argo della Ragione che verrà e farà una lunga descrizione della festa sul giornale. Dammi il nome della tua signora.

— Beatrice. Se questo signor Argo ci onora, avrò piacere di presentargliela.

— Guarda che i giornalisti sono pericolosi.

Il Pianelli, che scriveva, fumava e parlava tutto in una volta, mandò in aria un soffio lungo di fumo con una smorfietta della bocca, come se volesse dire: — Bah, soffio in viso ai giornalisti, io.

— Viene anche il commendatore?

— Sono stato a invitarlo; è raffreddato, ma cercherà di non mancare.

— A rivederci.

— Addio, bambino.