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tile che sappiate tutto. Amen! Io vorrei vedere qui vostro padre in luogo mio a pagare questi conti; ma forse il signor Chiesa dirà che i vostri figliuoli portano il nome Pianelli e che non tocca a lui di salvarli dalla miseria e dalla fame....

— Che cosa dite? — esclamò Beatrice irritata.

— Lasciatemi finire e poi vi toglierò l’incomodo per sempre. È inutile farsi delle illusioni. Voi non avete più un soldo della vostra dote, non avrete un soldo di pensione e con sei o sette mila lire di debiti dovrete provvedere a voi e ai vostri figliuoli.

Beatrice tornò a sorridere ironicamente. Il vecchio bifolco credeva forse che ella si lasciasse infinocchiare da queste declamazioni. Sbagliava di grosso.

— Io ero venuto per dire che bisognava pensare seriamente, subito, radicalmente, ai casi nostri, o tanto vale prendere i ragazzi e mandarli a suonare l’organetto.

— E che cosa bisognerebbe fare? sentiamo — provò a dire Beatrice con aria quasi di sfida.

E intanto si paragonava nella sua mente alla gatta che difende i suoi piccini dalle unghie d’un brutto cagnaccio.

— Punto primo, si cominci a vendere tutto quello che non è necessario.