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Perciò, ripeto, andai vagando quasi quattro anni in cerca sempre di lavori; acciocchè, rinsanguate le mie finanze, potessi ritornare alla carica pel conseguimento del mio ideale.

Fui a Malta, a Cipro, in Siria, ritornando poscia in Egitto. La più lunga dimora la feci a Beirut, dove, da Rustem Pascià governatore del Libano, venni incaricato del progetto e della esecuzione di un grandissimo edifizio, nel villaggio di Bet-Edin (sul Monte Libano), che al pianterreno dovea servire come prigione, e il primo piano da caserma. Anche a Beirut fui per undici mesi Capo ingegnere Municipale, dando un vigoroso impulso alle opere pubbliche di quella città.

4. Caduto gravemente ammalato di pleurite pensai, non appena mi ristabilii, di ritornare in Egitto; da dove, nel 1882, di accordo col mio amico Messedaglia Bey, mandammo al nostro Governo il mio progetto per Sciotel, ed un altro per Assab.

La proposta da noi indirizzata al Governo venne pubblicata dal giornale La Trombetta di Alessandria il 10 marzo del 1882, in un articolo che credo utile di qui riprodurre.

L’Italia in Africa

Richiamiamo l’attenzione dei nostri concittadini sopra i seguenti importanti documenti.

Alle LL. EE. il Presidente del Consiglio