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aver bisogno di studiare altri progetti ma servendosi dello stesso progetto.

Di più potrebbe benissimo accadere che, iniziati i lavori di colonizzazione in un certo punto, si vedesse che ivi, almeno per i primi anni, il profitto non corrisponde alle oneste aspettative degli azionisti, e bisognerebbe attendere parecchi anni per ricavare un utile proporzionato, ovvero abbandonare la impresa. Intanto l’esplorazioni agricole (che dovranno essere il principale obbietto della Società) potrebbero additarci nuovi campi, sui quali, sin dal primo anno si potrebbe spiegare con grandissimo lucro la nostra operosità; ed allora, trovandoci bello e pronto il progetto, daremmo subito mano a sfruttare le novelle regioni, senza abbandonare la prima impresa con sicura perdita di capitali.

E così il grosso profitto, che si ricaverebbe da una regione, compensandosi col meschino dell’altra e ristabilendo l’equilibrio economico, farebbe sì che i capitalisti non solo non risentirebbero danno alcuno, ma avrebbero un giusto ed adeguato compenso ai capitali impiegati; e perciò potrebbero serenamente attendere che i primi lavori venissero a perfetta maturità.

Essendo poi la Società non solo agricola ma commerciale, potrebbe anche accadere che in certi punti non attecchissero bene le colonie agricole, ma divenissero invece fio-