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mento non è comune e per meglio chiarire la posizione dei fatti:

Egregio sig. Direttore della Gazzetta.

In questi momenti, in cui discutesi con tanto interesse di emigrazione e di colonizzazione all’estero, non parravvi inopportuna, lo spero, la pubblicazione, per parte mia, di recenti fatti relativi appunto a tale quistione.

Il giorno 4 dicembre 1886 io pubblicava in Napoli una Memoria indirizzata a S. E. il Conte di Robilant, nella quale, dopo aver provato la inoppugnabilità dei nostri diritti sul territorio di Sciotel, sito in Abissinia, appo Keren, alle falde del monte Tsada-Amba, sollecitava la revindicazione di esso, trovandosi presentemente in potere degli abissinesi.

Recatomi quindi a Roma, e presentatomi al signor marchese Cappelli, segretario generale del Ministero degli affari esteri, gli consegnai la commendatizia di un egregio deputato, e, in poche parole, gli esposi il contenuto della mia Memoria, corroborandolo di altre idee relativamente alla possilità di una proficua colonizzazione in Abissinia.

Il signor marchese Cappelli si compiacque di discutere meco sul proposito, oppugnando alcune mie idee, ed altre ono-