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cordova. 321


rales, l'istoriografo di Carlo V, continuatore della Cronaca generale della Spagna cominciata da Florian di Ocampo; la via di Paolo Cespedes, pittore, architetto, scultore, archeologo, autore d'un poema didattico El arte de la pintura, sfortunatamente non finito, sparso di stupende bellezze. Ardente di entusiasmo per Michelangelo, del quale aveva ammirato le opere in Italia, gli sciolse nel suo poema un inno di lode che è uno dei più bei tratti della poesia spagnuola; e mio malgrado, m'escon dalla penna gli ultimi versi, che ogni italiano, anche non conoscendo la lingua sorella, può intendere e sentire. Non credere, egli dice al lettore, di poter scoprire la perfezione della pittura in altra cosa

   «Que en aquella escelente obra espantosa
Mayor de cuantas se han jamas pintado,
Que hizo1 el Buonarrota de su mano
Divina, en el etrusco Vaticano!

Cual nuevo Prometeo en alto vuelo
Alzándose, estendiò las alas tanto,
Que puesto encima el estrellado2 cielo
Una parte alcanzò3 del fuego santo;
Con que tornando enriquecido al suelo
Con nueva maravilla y nuevo espanto,
Diò vida con eternos resplandores
À marmoles, à bronces, à colores.
¡O mas que mortal hombre! ¿Angel divino
O cual te nomaré? No humano cierto
Es tu ser, que del cerco empireo vino4
Al estilo y pincel vida y concierto:
Tu mostraste à los hombres el camino
Por mil edades escondido, incierto
De la reina virtud; a ti se debe
Honra que en cierto dia el sol renueve.»



21
  1. Fece.
  2. Stellato.
  3. Conseguì.
  4. Venne.