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308 cordova.


risuona nuovamente invitando alle preghiere del mezzogiorno. Tutti i fedeli si alzano e mormorano le loro preghiere, facendo reverenze. Un servitore della moschea apre le porte del pulpito e impugna una spada, colla quale, voltandosi verso la Mecca, ammonisce che si lodi Maometto, mentre già dalla tribuna lo celebrano cantando i mubaliges. Sale quindi il predicatore sul pulpito, togliendo di mano al servitore la spada, la quale ricorda e simboleggia la soggezione della Spagna al potere dell'Islam. È il giorno che si deve proclamare il Djihad o la guerra santa, la chiamata di tutti gli uomini atti ad andare alla guerra, perchè scendano in campo contro i Cristiani. La moltitudine ascolta con silenziosa devozione il discorso, intessuto di testi del Corano, il quale comincia così:

«Lodato sia Allà, che ha ingrandita la gloria del Islam, mercè la spada del campione della Fede, e che nel suo santo libro ha promesso al credente aiuto e vittoria.

Allà sparge i suoi benefizii sui mondi.

Se non spingesse gli uomini a slanciarsi armati contro gli uomini, la terra si perderebbe.

Allà ha ordinato di combattere contro i popoli fin che conoscano che non v'è che un Dio.

La fiamma della guerra non si estinguerà fino alla fine del mondo.

La benedizione divina cadrà sovra la criniera del cavallo guerriero fino al giorno del giudizio.

Armati da capo a piedi, o leggermente armati, alzatevi, partite!