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terrore alla battaglia d’Isly; e si sa che alle prime cannonate del maresciallo Bugeaud, il Sultano Abd-er-Rahman, gridò: — Il mio cavallo! Il mio cavallo! — e inforcata la sella, si diede a una fuga disperata, lasciando sul campo i suoi musici, i suoi negromanti, i suoi cani da caccia, lo stendardo sacro, il parasole ed il tè, che i soldati francesi trovarono ancora bollente.