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due sere in séguito in tasca entráro di mia nipote, per l’incantesimo delle sue note. Un «benefizio» s’ebbe la terza; e, se l’invidia vi punge e sferza, questa, scusatemi, a nulla monta, se intanto i dollari la Giulia conta. Signori increduli, non so chi siate; ma, se in America venir osate, n’avrete mille, nonché secento, senza postille di complimento, che lieti accordano certi impresari per supplemento de’ lor danari. Ma non ardiscono venir tra voi quelli che «cancheri» chiamate voi ; ché i vostri antipodi con cigni tali di pomi fracidi fien liberali; perché dir debbovi, per esser giusto, ch’or della musica qui c’ è il buon gusto,