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4 grammatica greca.

αυ comeau. Altri lo pronunziano come l’au de’ Tedeschi,

ει come ei in pleiade.

ευ come eu francese. Ma in ηυ il suono dell’e lunga predomina, e la prima lettera vuol’essere più lungamente sostenuta.

οι come oi in Troia, legando strettamente questi due suoni,

ου come ou, ma in ωυ il suono dell’ω deve predominare,

υι ui come in buio


§ 6.

iota soscritto.

Quando l’ι segue l’α lunga, l’η, e l’ω, si fonde intieramente in queste tre vocali, e il suo suono diviene affatto impercettibile all’orecchio. Egli è perciò, che i Greci in questi casi sopprimono l’ι dalla serie delle lettere, di cui la parola è composta, e che debbono essere pronunziate; ma, a fine di evitare gli errori, che può produrre la mancanza d’una lettera, necessaria per le leggi della formazione grammaticale, pongono l’ι al disotto di queste vocali, o, come suol dirsi, la soscrivono.

Quindi

ᾳ ῃ ῳ


che hanno valore di dittonghi.


§7.

Avrà ognuno osservato, che la lettera h non si ritruova affatto nell’alfabeto greco; e nel medesimo tempo questo segno d’aspirazione si è trovato riunito alle tre lettere θ, th φ ph, e χ kh, che tengono luogo di τ, π, e κ, quando la loro pronunzia deve essere aspirata: è per ciò che l’h, trovandosi a principio d’una parola, non è indicata che da un segno in forma di un piccolo c (῾) collocato al di sopra della vocale: ἡμέρα (giorno) pronunziate héméra, aspirando fortemente l‘h (come l’h tedesco).