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DEC — 122 — DEF

DÉCROTER Une pièce. Spogliare un pezzo. Toglierne la terra dopo gettato.

DÉCULASSER v. a. Sculattare. Svitar la culatta o vitone alle canne.

DÉCURIE s. f. Decuria. La componevano appresso i Romani solo dieci uomini comandati da un decurione (Décurion).

DÉCURION s. m. Decurione. Colui, che nelle torme de’cavalieri ne comandava dieci.

DÉDITION s.f. Dedizione. Il darsi a discrezione ma volontariamente e senza difesa. Epperò differisce dalla resa.

DÉDOUBLEMENT s. m. Sdoppiamento. Riduzione di due reggimenti ad uno, e simigliante.

DÉDOUBLER v. a. Sdoppiare. Contrario di addoppiare ; le nostre ordinanze dicono rimettere le file anzichè sdoppiare.

DÉFAIRE v. a. Disfare, sbaragliare, sconfiggere , e disconfiggere. Rompere il nemico in battaglia.

DÉFAITE s. f. Disfatta , sconfitta. V.Déconfiture

DÉFAUT Alongé. Difetto in più. Dicesi delle canne venute 2 o 3 pollici più lunghe.

Court. Difetto in meno.

De crosse. Impugnatura , imbracciatura. Dicesi del fucile. V.Poignée

DÉFAUTS Des arbres. Difetti degli alberi. E sono i seguenti in sopraccapo :

Bois rebour. Legno duro.

Bois gras. Legno grasso, tenero.

Bois rabougri , rafaud. Legno contraffatto , rovescio.

Bois rouge, Sur le retour. Legno attempato , rosso.

Bois roux. Legno rossastro.

Bois pouilleux. Legno carioso , ulcerato.

DÉFAUTS Des bois. Viziature , vizi del legno. I principali sono:

Abreuvoirs, Loupes. Abbeveratoi.

Cadranures, Étoiles. Stellature, quadranti, o zampe di gallo.

Double aubier. Alburno doppio,raddoppiato.

Éclats. Schegge. Son cagionate nell’ abbattimento mal tatto.

Gélivures. Diaccioli , gelicidi.

Gerçures. Screpolature , peli.

Gouttières. Nocchi coperti.

Nuances. Gradazioni de‘ colori.

Pourriture. Infradiciamento.

Roulures, Roulemens. Cipollature,magagne.

Taches jaunatre. Macchie giallicce.

Voilures. Piegature.

DÉFAUTS Du fer. Viziature, o vizi del ferro. I quali sono precipuamente :

Cendrures. Sfaldature, sfogliami.

Criques. Seni. Agli spigoli soprattutto.

Doublures. Addoppiature, innestature ovvero saldature mal bollite.

Pailles. Scaglie. Difetto di saldatura.

Travers. Crepe.

DÉFAUTS De fabrication des bouches à feu. Difetti di getto delle bocche da fuoco.

Cendrures. Sfaldature , sfogliami.

Chambres. Camere , caverne.

Décentrage. Eccentricità. Quando l'asse del pezzo non è quello dell’ anima.

Gravelure. Spugnosità.

Ondes et coups de foret. Ondate.

Pièces de rapport. Tasselli.

Piqures. Impronte.

Sifflets. Tracce, nè parmi potersi denomina-secondo i Piemontesi, macchie di stagno.

Soufflures. Puliche o pulighe.

Tache d’étain. Macchie di stagno.

DÉFECTION s. f. Secessione , defezione , mancamento, abbandono. Mancare alla parte cui è data fede.

DÉFENDRE v. n. Difendere. Star di guarnigione in un luogo.

DÉFENDRE v. a. Difendere, riparare , propugnare. Salvare chicchessia dalle offese : anticamente difensare.

DÉFENSE s. f. Difesa: scherno , propugnazione , difendimento, difensa , e difensione.

-(Ligne de). Linea di difesa. Quella tirata dall’angolo del poligono o del bastione a quello della cortina.

-(Lignes de). Linee di difesa, trinceramenti. Nome generico di fortificazioni a difesa.

DÉFENSEUR s. m. Difensore, e difenditore.

DÉFENSIF add. Difendevole e difensivo. Dicesi di ciò che può difendere, o esser difeso.

DÉFENSIVE (Guerre). Guerra di difesa o difensiva , o solamente la Difensica.

DÉFENSIVEMENT avv. Difensivamente. Con la sola difesa.

DÉFERLER v. a. Spiegare , largare le vele quando son chiuse su’ pennoni, pronte ad essere tese al vento (bordées).

DÉFERRER (Se) v. r. Sferrarsi. Dicesi dei cavalli quando escono loro i ferri.

DÉFERRER v. a. Sferrare, disferrare. Trarre il ferro della lancia o dello strale, infitto che fu in qualche sito.

DÉFI s. m. Sfida , disfida , chiamata , sfida- mento e disfidanza che è poco usata. L’atto dello sfidare. V.Appel

DÉFIER v. a. Sfidare , disfidare. Chiamare a battaglia.

DÉFILÉ s. m. Stretta, forra, stretto, andito, passo , assaggio. Adito fra boschi o colli pel quale sono gli eserciti obbligati a passare; ed anche si usa per dinotare il passo tra lo spalto e le traverse per andare dalla piazza saliente alla rientrante, che alcuni,siccome il Gay de Vernon, chiaman pure crochet.