Pagina:D'Annunzio - L'orto e la prora.djvu/46

42 La sera



25E quale cosa eguaglia ne la vita
del mio spirito l’estasi e il terrore
che m’invadono? Il mio corpo non muore
e pur sembra ch’io viva oltre la vita!


Sembra che in ciel l’innaturale forma
30con la sera divina si congiunga,
poi che l’immensa ombra del ciel prolunga
i tuoi capelli in una sola forma,


in una sola onda, in un sol fiume
misterioso che con un suo largo
35giro m’avvolge e trae nel suo letargo
dando l’oblìo come l’antico fiume.