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nell'assenza di lanciotto 135

eloquenza così volgare del loro cuore, ella li guardò con i belli occhi d’oliva attentamente, non senza un’aria d’ironia lieve, come ascoltando se per caso avessero una volta un accento nuovo, una espressione nuova. Poi sorrise, piegando, o meglio concedendosi con una specie di condiscendenza signorile. I grandi impeti allora e i grandi ardori la offendevano: ella non voleva la febbre, ella non capiva certe brutalità del piacere. Preferiva la commedia gaia, di buon gusto, scoppiettante, bene eseguita, al grave dramma declamato male. Era questa la conseguenza di una felice conformazione del suo organismo; ed anche di una educazione artistica non comune, poichè il sano gusto dell’arte nelle donne sane genera a poco a poco una specie di scetticismo amabile e di mobilità gioiosa, che le difende dalla passione.


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Gustavo per contro, non molto più che ventenne, era vissuto nelli ultimi anni quasi sempre alla campagna, con Donna Clara, oscuramente, amando i cavalli vivaci e il grande levriero bianco ereditato dal padre. Aveva lo spirito incolto, oscillante, at-