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102 gennaio

L’AMOR DI PATRIA.

24, martedì.

Poichè il racconto del Tamburino t’ha scosso il cuore ti doveva esser facile, questa mattina, far bene il componimento d’esame: — Perchè amate l’Italia. Perchè amo l’Italia? Non ti si son presentate subito cento risposte? Io amo l’Italia perchè mia madre è italiana, perchè il sangue che mi scorre nelle vene è italiano perchè è italiana la terra dove son sepolti i morti che mia madre piange e che mio padre venera, perchè la città dove son nato, la lingua che parlo, i libri che m’educano, perchè mio fratello, mia sorella, i miei compagni, e il grande popolo in mezzo a cui vivo, e la bella natura che mi circonda, e tutto ciò che vedo, che amo, che studio, che ammiro, è italiano. Oh tu non puoi ancora sentirlo intero quest’affetto! Lo sentirai quando sarai un uomo, quando ritornando da un viaggio lungo, dopo una lunga assenza, e affacciandoti una mattina al parapetto del bastimento, vedrai all’orizzonte le grandi montagne azzurre del tuo paese; lo sentirai allora nell’onda impetuosa di tenerezza che t’empirà gli occhi di lagrime e ti strapperà un grido dal cuore. Lo sentirai in qualche grande città lontana, nell’impulso dell’anima che ti spingerà fra la folla sconosciuta verso un operaio sconosciuto dal quale avrai inteso passandogli accanto, una parola della tua lingua. Lo sentirai nello sdegno doloroso e superbo che ti getterà il sangue alla fronte,