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incoronare lo dito re di Navarra1 e così de persente la yornata sequente lo legato canto la mesa in lo domo con tuto il clero e finita la mesa data la benedicione creorno: lo re di Navarra e lo incorono in lo domo di Saona in questi pochi yorni in la cita de Saona ogni vitoalia era a vile mercato e una testa de motone non valeva salvo uno petaco2 che 7 petachi fano uno groso poi lo yorno seguente li re e lo legato


  1. Tace questo particolare il già citato itinerario del Card. S. Prassede come lo tacciono gli ambasciatori Fiorentini e Jean d’Anton, e probabilmente va errato l’Abate.
  2. Patacco più noto sotto il nome di Patacchina. Nel secolo XIV era del valore di denari 6, cioè ce ne volevano 3 per formare un grosso di 18 denari piccoli.
    Nei primi anni del secolo XV il Pacioli scrive che «le Patacchine di Saona tengono per libbra oncie 6».
    Nel 1442 nella Pratica della mercatura di Gio Antonio di Uzzano leggesi «Patacchine di Savona che anno un'aquila e gigli, e dall’altro lato una croce, tengono per libbra oncie 5 denari 23».
    Sotto i duchi di Milano Savona continuò a battere patacchine, che hanno il campo partito dall’aquila e dalla biscia viscontea colla leggenda + COMVNIS SAONE; nel rovescio una croce patente accantonata da due scudetti collo stemma di Savona e con attorno + MONETA SAONE. Il loro titolo è minore e probabilmente a danari 4.
    Nel secolo XVI sotto Luigi XII, Savona battè patacchine o pezzi da denari 6 colla solita aquila e attorno, dopo il giglio, CIVITATIS.SAONE da una parte e dall’ altra una croce patente accantonata da quattro gigli colla leggenda COMVNIS.SAONE, dopo il giglio. Pesa grami 18 ed è a danari 3 di argento fine.
    Sotto Francesco I (1515-1525) la patacchina savonese è un quarto di grosso, e ha da un lato lo stemma della città con in giro, dopo il giglio, COMVNIS.SAONE, e dall’altro una croce gigliata ed in giro lo stesso fiore, indi CIVITATIS.SAONE. Pesa grami 17, ma pare essere a soli denari due di fine.
    Questa è l’ultima patacchina conosciuta di Savona, avendo nel 1528 questa città perduta la sua autonomia.